Come destinare il 5 per mille al Comune

Ultima modifica 6 giugno 2023

Nella dichiarazione dei redditi si può scegliere di destinare il 5 x mille al proprio Comune che lo impiegherà in attività sociali. Ecco di cosa si tratta e come fare.

Cos’è il 5 per mille?

Il 5 x mille è la quota dell’Imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che, sulla dichiarazione dei redditi, si può scegliere di destinare a organizzazioni no profit oppure al comune di residenza con destinazione vincolata ad attività sociali.

Quanto costa?

Il 5 x 1000 non costa nulla, perché non è una tassa in più. È una quota dell’IRPEF che può essere destinata a favore della ricerca scientifica, della ricerca sanitaria, a sostegno dello sport, dei beni culturali o delle aree protette, oppure al proprio Comune. Il 5 x mille è una possibilità in più e non sostituisce l’8 per mille. Si possono scegliere entrambe.

Perchè scegliere di destinare il 5 x mille al Comune?

Il 5 x 1000 che viene destinato ai comuni deve essere investito in attività sociali a favore della comunità. È un modo di incentivare e dare maggiore spinta alle iniziative sociali del Comune, un aiuto che arriva a vicinissimo, e per questo ancora più importante per la comunità e per contribuire a sostenere chi ha più necessità di aiuto e support.

Cosa fare per dare il 5 x mille al Comune

Per scegliere di dare il 5 x 1000 al Comune, basta mettere la propria firma sul modello per la dichiarazione dei redditi nello spazio dedicato al 5 x 1000 all’interno del riquadro “attività sociali svolte dal Comune di residenza”.

Cosa succede se non si firma per il 5 per mille?

Nulla. Se non si indica una destinazione del 5 x mille dell'IRPEF, i fondi rimangono allo Stato. Se si firma per il proprio Comune invece, vengono messi a disposizione della comunità della propria città. Le quote di 5 per mille che vengono realmente assegnate sono solo quelle dei contribuenti che indicano esplicitamente la loro volontà di destinarli, firmando nello spazio “attività sociali svolte dal Comune di residenza” sul modello della dichiarazione dei redditi (precompilato online oppure tramite CAF o commercialisti).